mercoledì 5 ottobre 2011

5 ottobre 2011 mercoledì

 "Lì ho conosciuto il male più assoluto"

è questa la frase che ripeteva più spesso Ida Marcheria quando andava nelle scuole a raccontare la sua dolorosa storia o accompagnava i ragazzi delle scuole ad Auschwitz-Birkenau perchè si rendessero conto di ciò che è stato.

Ida era nata a Trieste il 13 agosto del 1929 da una famiglia ebraica. A soli 14 anni, nel 1943 Ida Marcheria e lasua famiglia furono tra i primi ebrei catturati in città dai tedeschi, su segnalazione delle autorità italiane. Mamma e nonna furono uccise con il gas subito dopo l'arrivo ad Auschwitz Birkenau, mentre Ida, tre fratelli e il padre furono rinchiusi nel campo di sterminio. Il padre e uno dei figli maschi morirono, mentre le tre sorelle ce la fecero.

Fino al 1994 Ida non ha mai voluto parlare del suo passato, era convinta che ''il mondo non volesse prestare attenzione a quello che era successo, che nessuno volesse ascoltare''. ''Che parlo a fare..'', diceva a Pezzetti all'Ansa che la intervistava, acconsentì solo perché il giornalista le parlò del 'Canada', il grande reparto-magazzino dove venivano raccolti tutti gli indumenti, le borse, le scarpe, gli effetti personali e gli averi degli ebrei arrivati ad Auschwitz. Lei lavorava lì e vedeva benissimo quanta gente i nazisti stessero sterminando. Ida, fu anche una delle pochissime testimoni della rivolta dei Sonderkommando, gli ebrei destinati a svuotare le camere a gas e a trasportare i cadaveri nei forni. Ebrei che dopo un po' venivano uccisi in modo che nessuno sapesse. Per questo era tanto amica di Shlomo Venezia, uno di pochissimi Sonderkommando ad essere riuscito a restare in vita. Ha subito anche la terribile Marcia della morte che i tedeschi imposero ai deportati davanti l'avanzata sovietica.

Quando ritornò dai campi, non volle più restare a Trieste: si sentiva tradita dalla sua gente, dalla sua città. Erano stati gli italiani a indicare ai tedeschi la sua famiglia. Non ha mai fatto compromessi: sul ricordo era durissima. Non perdonava e ricordava tutto. Quando cominciò a parlare, allora non si fermò più. Ida diceva: 'Mi hanno tolto perfino i sogni'; non aveva sopportato il peso di quel ritorno. Era ancora li' con quelli che non ce l'avevano fatta''. Ida Marcheria è stata seppellita ieri alle 11 al Cimitero ebraico del Verano, dopo che la bara è stata trasportata lungo le vie del Ghetto per un ultimo saluto.

Per fortuna sono tanti coloro che hanno avuto la forza di raccontare o di esibire con orgoglio il numero tatuato sul braccio come faceva Ida, ma oggi uno ad uno stanno scomparendo anche gli ultimi testimoni di questa immane tragedia. Oggi tocca a noi prendere in mano il testimone per trasmetterlo alle nuove generazioni perchè nulla sia dimenticato!!!

Accadde oggi:  1966 viene condannato a morte Jack Ruby. Ha assassinato Lee Harvey Oswald, ritenuto l'omicida del Presidente John Kennedy.

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