venerdì 14 ottobre 2011

11 ottobre 2011 martedì

mi devo scusare ancora una volta, ma il brutto tempo ha colpito subito!!! oggi è venerdì 14, ma voglio portare avanti i miei post giornalieri e quindi.... facciamo finta che sia ancora martedì!

In questi giorni ho riflettuto sul mese di ottobre, come ho detto è il mio mese ma è anche, in tutto il mondo, il mese della prevenzione del tumore al seno.
Sono particolarmente sensibile a questo tema, primo perchè anche se non a questa parte del corpo, ho vissuto e vivo l'esperienza di avere il cancro;
secondo ho visto morire tra atroci dolori dopo due anni di sofferenze inimmaginabili la moglie di mio cugino (che per me era una terza sorella), era il lontano 31 dicembre 1986 e probabilmente oggi si sarebbe potuta salvare e si sarebbe salvata sicuramente se il "medico" che l'aveva in cura fosse stato un medico... non tocchiamo questo tasto perchè mi fà infuriare!
Terzo e non ultimo, sono stata operata (per delle cisti benigne) al seno ben 4 volte in un reparto oncologico, spledidamente gestito ed attrezzato e sono stata a contatto con donne di tutte le età, condizioni, gravità colpite da questa malattia orribile. La prima volta che dovevo essere operata ero terrorizzata prima di entrare in ospedale, quando mi sono trovata a contatto con le altre donne che dovevano essere operate, mi sono fatta piccola piccola, la mia era una sciocchezza e lo sapevo, le loro storie era terribili ed ho vissuto quest'esperienza per altre tre volte più tutte le volte che ho incontrato altre donne per le varie medicazioni, controlli ecc...

Oggi si può guarire dal cancro al seno se viene preso in tempo e stà a noi prima di tutto avere la consapevolezza che siamo il primo medico di noi stesse.
Innanzitutto c'è "l’autopalpazione che è un esame che ogni donna può effettuare comodamente a casa propria: permette di conoscere profondamente l’aspetto e la struttura normale del seno e quindi di poter cogliere precocemente qualsiasi cambiamento. L’esame si svolge in due fasi:
  • l’osservazione permette di individuare mutazioni nella forma del seno o del capezzolo,
  • la palpazione può far scoprire la presenza di piccoli noduli che prima non c’erano.
Quando si parla di autopalpazione si pensa solo a un esame per la ricerca di noduli nella ghiandola mammaria, ma in realtà grazie a questo esame possono emergere altri segnali che devono spingere a consultare un medico, come retrazioni o cambiamenti della pelle, perdite di liquido dai capezzoli e cambiamenti di forma della mammella.

A partire dai 20 anni l’esame può essere effettuato una volta al mese tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo. Rispettare questi tempi è importante perché la struttura del seno si modifica in base ai cambiamenti ormonali mensili, e si potrebbero di conseguenza creare, in alcuni casi, confusioni o falsi allarmi.
È bene ricordare che, oltre agli ormoni, anche l’età, il peso corporeo, la familiarità e l’uso di contraccettivi orali influenzano la struttura del seno che, a volte, specialmente nelle donne giovani, si presenta particolarmente densa e difficile da valutare correttamente con l’autoesame.
Tra i 40 e i 50 anni l’incidenza (cioè i numero di nuovi casi) del tumore del seno aumenta in modo rapido e costante e quindi le donne in questa fascia di età non possono rinunciare all’autopalpazione come strumento di prevenzione. Con il sopraggiungere della menopausa, l’esame può essere eseguito indifferentemente in qualunque periodo del mese e deve essere effettuato con regolarità anche e soprattutto dalle over 60 poiché il picco di incidenza (numero di nuovi casi) del tumore del seno si colloca proprio tra i 65 e i 70 anni.
L’autopalpazione rappresenta un primo strumento di prevenzione del tumore del seno, ma da sola non può bastare e deve essere abbinata, a partire dai 45-50 anni, o anche prima in caso di familiarità o alterazioni, a visite senologiche ed esami strumentali più precisi come ecografia o mammografia. " (http://www.airc.it/prevenzione-del-tumore/speciale-seno.asp#Autopalpazione)

Essendo al letto con la febbre ho avuto tempo di navigare un pò più del solito ed ho visto tante iniziative da parte delle donne americane, mentre in Italia a parte quelle istituzionali ce ne sono molto poche, quindi stò pensando a qualcosa per l'anno prossimo. Se qualcuno ha dei suggerimenti sono ben accolti, vorrei coinvolgere più donne possibili, sempre sul sito dell' AIRC c'è scritto: "È la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalità del 17 per cento di tutti i decessi per causa oncologica." quindi dobbiamo essere NOI a non permettere a questa terribile malattia che continui a colpire!
Lo sò sono stata lunga e noiosa, prometto che quando ne riparlerò, perchè lo farò, sarò più lieve...
Felice mese di ottobre (per quel che ne rimane) a tutte!!!

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