domenica 18 settembre 2011

18 settembre 2011 domenica

Libri
La lingua salvata - storia di una giovinezza di Elias Canetti

credits
Fin dal suo apparire, nel 1977, stato accolto come un "classico" immediatamente, uno di quei libri destinati a restare. Con la sua prosa limpida, tesa, vibrante in tutti i particolari, Canetti è risalito ai suoi ricordi più remoti, cercando di ritrovare nella propria vita quella difficile verità che solo il resoconto può dare. Dopo aver vagato per decenni fra migliaia di miti, di fiabe, di trame , si è rivolta a quell'unica storia che per ciascuno di noi è la più sgreta ed enigmatica, la propria. E' una storia che comincia in una piccola città del basso Danubio, dove "in un solo giorno si potevano sentire sette o otto lingue". In quella variopinta mescolanza di genti erano da tempo insediati i Canetti, dinastia di agiati commercianti ebrei di origine  spagnola, tutti segnati da un "forte orgoglio di famiglia". Da quello scenario arcaio e variegato, commisto di Oriente e Occidente, il cui sapore intride tutte le primissime esperienze del piccolo Elias, si verrà sbalzati nel giro di pochi anni in vari altri mondi: prima in Inghilterra, dove si delinea la figura del padre, che lì muore improvvisamente, giovanissimo; poi viene Vienna, con lo scoppio della Prima guerra mondiale e infine Zurigo, il "paradiso" da cui Canetti verrà cacciato adolescente, quando termina il suo racconto. In tutte queste peregrinazioni, si svilupperà un rapporto madre-figlio di una tale intensità, violenza, sottigliezza che potrebbe apparire anche inverosimile, se ogni paro non avesse "il suono giusto". Canetti è riuscito nell'impresa di trasporre la figura della madre dalla sempre dubbia verità delle "memorie" alla verità assoluta della letteratura. Una passionalità smisurata lega questi due esseri, e il bambino conosce in pochi anni, nel rapporto con la madre, tutti gli estremi della tenerezza ma anche del feroce conflitto. E intanto assistiamo al nascere in lui di quella vocazine che poi lo accompagnerà sempre: innanzitutto nel rapporto con il linguaggio e con la parola scritta. Rapporto di superstizione, venerazine, come di fronte a immense potenze cosmiche. Così la scoperta dei libri, degli scrittori, la scuola stessa. E il ricordo si fermerà, via via, su una costellazione di personaggi, di apparizioni che mantengono nella scrittura l'intatta vivezza, l'emozione sospesa e irripetibile di ciò che succede per la prima volta.

Elias Canetti, premio Nobel 1981 per la letteratura, è nato nel 1905 a Ruscuk (Bulgaria) fa una famiglia ebraica di origine spagnola, ed è vissuto lungamente a Vienna, Londra e Zurigo. E' morto nel 1994.


Accadde oggi: 1970 A Londra muore per eccesso di barbiturici il cantante e chitarista rocK Jimy Hendrix, aveva 27 anni, i suoi brani sono state l'inno di un'intera generazione.

Nessun commento:

Posta un commento