mercoledì 28 settembre 2011

28 settembre 2011 mercoledì

Buone maniere

al telefono
oggi che ognuno di noi ha uno o addirittura più di un telefono cellulare in tasca o in borsa, oltre al telefono fisso mi sembra "necessario" ricordare alcune piccole norme di comportamento. Solo la buona educazione ci permette di godere dei benefici della velocità e della comodità di comunicazione, senza contropartita di ansia, indiscrezione, mancanza di privacy, invadenza, meccanicità dei rapporti.
  • non si telefona a casa altrui prima delle 9 e dopo le 22;
  • non si cerca a casa una persona per motivi di lavoro, nè in ufficio per chiacchierare di argomenti privati.
  • per quanto concerne la segreteria telefonica è ragionevole evitare musiche introduttive e messaggi infiniti! E' sconsigliato anche messaggi in inglese che suonano sempre come un insopportabile segno di snobismo.

Chi chiama:
  • dice subito il proprio nome e cognome scandendolo bene, e poi con chi desidera parlare;
  • si accerta che l'interlocutore possa chiacchierare liberamente e non abbia impegni urgenti.

Chi risponde:
  • sa che non tocca a lui porre fine alla conversazione, ma se questa supera i limiti della discrezione e della pazienza, la può interrompere con gentilezza.

Cellulare
definito ormai da tutti "guinzaglio elettronico", esistono anche in questo caso delle regole da seguire per non essere giudicate persone maleducate:
  • tenere il telefonino spento al ristorante, al cinema, in chiesa, in casa d' altri, in treno o nei luoghi di lavoro. Se proprio è necessario essere reperibile, si può tenerlo acceso impostandolo, però, sull'opzione silenziosa.
  • in aereo deve essere tenuto rigorosamente spento, dato che per ragioni di sicurezza, potrebbe interferire sulla strumentazione di bordo.
  • quando invece si telefona a qualcuno sul cellulare è veramente d'obbligo, prima di cominciare la conversazione che tu ti accerti di non aver chiamato in un momento inopportuno.
  • nel caso si riceva una chiamata in un momento sbagliato, è inutile stare sulle spine, sperando che chi ti ha chiamato si sbrighi in fretta: è meglio dire, cortesemente, di richiamare!
  • in linea di massima è comunque preferibile spegnere sempre il telefonino quando si è impegnati.
  • Sono molte le persone che rispondendo al telefono iniziano a urlare selvaggiamente, soprattutto se c'è poco segnale e la voce dall'interlocutore è poco chiara e disturbata. Diamo fiducia alle capacità di amplificazione del nostro cellulare, e manteniamo un tono di voce perlomeno civile. Oppure chiediamoci se facciamo parte di quella categoria di persone in cerca di attenzione, che alzano la voce allo scopo di interessare e impressionare i presenti.
  • A nessuno interessa la nostra sbronza della notte scorsa, o l'anniversario a luci rosse con il nostro fidanzato, o il seccante prurito intimo che ci tormenta da qualche giorno. Le conversazioni personali sono, appunto, personali. Non dovrebbe essere un problema svolgerle in un ruolo appartato.

  • Se la vostra migliore amica è appena arrivata al culmine nel raccontare il tragico epilogo della sua ultima storia sentimentale, probabilmente non è il caso di interromperla al grido di "scusa ma devo proprio rispondere". A meno che non siate un capo di stato o che un vostro parente molto prossimo sia ricoverato in ospedale, perché mai la voce incorporea di qualcun altro dovrebbe essere più importante della persona in carne ed ossa che sta davanti a voi?

  • E' irritante e frustrante stare ad aspettare sorbendosi la conversazione di un "amico" che disserta del più e del meno con una persona esterna, magari mentre siamo al bar o al ristorante.

  •  Sembra incredibile, ma sì, esiste ancora qualcuno che tiene la suoneria accesa anche al cinema e in teatro. Quasi sempre durante una proiezione, uno spettacolo, una conferenza o lezione universitaria, si sente squillare un cellulare. Assolutamente pessimo.

  • Altro comportamento frustrante quasi quanto le interruzioni di cui sopra, è vedere il nostro interlocutore che digita freneticamente messaggi ed email mentre gli stiamo parlando, magari di un argomento che ci sta a cuore. La sensazione è che i nostri discorsi lo stiano annoiando a morte, l'istinto è quello di alzarsi e andarsene, per non tornare.

  • Ci sono persone probabilmente alquanto sfaccendate che usano mandare sms del tipo "Come va?" o "Novità?". A meno che il contesto non lo giustifichi, questo tipo di messaggi in genere fanno venire voglia di non rispondere, fingendo di non averli mai ricevuti.

  • Se non si ha la certezza che chi riceve il nostro sms abbia memorizzato il nostro numero e quindi sà chi gli ha inviato il messaggio, firmare sempre con il nome o se il caso anche il cognome.

  • Se ci troviamo sull'autobus non è certo segno di cattiva educazione tenere il cellulare con la suoneria accesa, a meno che la suoneria stessa non sia di cattivo gusto; ci sono molti modi affinchè lo squillo di un cellulare urti la sensibilità (o i nervi) altrui, a partire da canzoncine dai contenuti volgari o politicamente scorretti.







Accadde oggi: 1939 durante la Seconda Guerra Mondiale, Germania e Unione Sovietica raggiungono un accordo per spartirsi la Polonia, arresasi ieri dopo settimane di resistenza.

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