martedì 6 settembre 2011

6 settembre 2011 martedì

Giardino
Rose
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sul retro della mia casa c'è una piccola striscia di terra che pretenziosamente chiamo giardino, esiste da sempre ma dal 2001 fino al 2004 per vari motivi è stato trascurato. Nel 2004 insieme a mio marito abbiamo cercato di dargli una sistemata, abbiamo, ahimè, tagliato l'albicocco secco e altre piante che erano andate, abbiamo piantato un glicine, una mimosa, ed una magnolia e per fare un pò d'ordine ho voluto fare un'aiuola con tutte le piante di rose che era sparse quà e là, ma ignorantemente non ho calcolato che l'aiuola era all'ombra per tutta la giornata ed in più il glicine che si è sviluppato rigogliosamente gli faceva ancora più ombra e le bellissime rose che fino ad allora nonostante non fossero curate avevano dato fiori bellissimi e profumatissimi sono diventate dei lunghi steli quasi privi di foglie, incurvati verso la luce e hanno dato rarissimi fiori quindi la prossima mossa sarà trapiantarle e credo che la stagione migliore sia ottobre, ma nel frattempo vorrei provare a fare delle talee da questi lunghi steli in modo da incrementare il mio mini rosaio, ecco quello che mi è stato consigliato:

come fare talee di rose
in linea di massima il periodo migliore per fare una propaggine per talea è quello compreso tra l’ultima settimana di agosto e l’ultima settimana di ottobre.
la talea legnosa è quella che permette di avere le percentuali più alte di successo, si realizza con legni maturi….. tra gli appassionati li chiamiamo i legni “agostati” o legni che hanno avuto a disposizione agosto per maturare sulla pianta.
Il ramo dovrà essere un ramo abbastanza spesso e avere una lunghezza di 20-30 cm, dovrà essere tagliato accuratamente sotto una gemma. Il taglio dovrà essere netto e deciso.  Le radici saranno emesse dalle gemme e proprio per questo bisognerà recidere il ramo un paio di cm sotto la gemma.  Un altro requisito che deve presentare il ramo è quello di non avere rametti laterali. Dopo aver reciso il ramo dobbiamo eliminarne le foglie e lasciarne solo un paio apicali. Se si lasciano troppe foglie queste provvederanno a far disidratare la talea. Se recidiamo il ramo anche nella parte superiore dobbiamo mettervi del mastice o colarci della cera per evitare che si disidrati. A questo punto abbiamo la talea da mettere a radicare in un terreno leggero e permeabile all’acqua. Un buon composto è dato da terriccio torboso e sabbia in rapporto di due terzi e un terzo. Interriamo il ramo per circa due terzi e lasciamo fuori dal terreno una gemma da cui partirà la nuova vegetazione.  le talee non dovrebbero essere esposti al sole diretto, il caldo farà asciugare troppo velocemente il terreno e la pianta si troverebbe a fare uno sforzo tentando di radicare e contemporaneamente di sopravvivere alla siccità. Il caldo favorisce la radicazione ma il sole diretto uccide le piccole talee.
Se la talea avrà radicato noteremo la partenza della vegetazione verso la fine dell’inverno (marzo-aprile) dell’anno seguente o verso ottobre-novembre se la talea è stata messa a radicare in agosto.
 La prossima settimana proverò, naturalmente se il tempo lo permetterà, e vi farò sapere gli sviluppi.Quest'estate ho anche piantato delle roselline nei vasi del balcone esposto a nord e quindi dovrò documentarmi su come cercare di proteggerle per l'inverno, ma ne riparleremo un'altra volta!


Accadde oggi: 1997 Il funerale di Diana, Principessa del Galles, nell'Abbazia di Westminster, attrae una grande folla.




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