lunedì 26 settembre 2011

25 settembre 2011 domenica

Zia Urania si scusa, ma è stata ko per 3 giorni a causa della cefalea o comunemente detto mal di testa.
Sin da bambina soffro di cefalea e purtroppo (anche perchè io ero bambina nei primi anni 60) è stata sottovalutata a lungo, fino a quando intorno ai 25 anni mi prendevano delle crisi così forti da costringermi a letto, al buio e nel silenzio più assoluto per 3 giorni (per me la classica durata), senza poter inghiottire nemmeno l'acqua, con vomito e dolori su tutto il corpo. Fortunatamente da molti anni non avevo crisi così gravi. Voglio però parlarne di questa maledetta cefalea per consigliare a tutte, giovani e meno giovani, mamme e nonne di non sottovalutare questo inconveniente soprattutto nelle più giovani perchè fortunatamente oggi (se presa in tempo) qualcosa si può fare.

Partiamo dall'inizio, cos'è la cefalea: "La cefalea o emicrania si manifesta nel 10-15% della popolazione; sono colpite più donne che uomini. Interessa un 5% dei bambini, ma generalmente inizia dopo la pubertà, per avere la massima incidenza tra i 35 e i 45 anni. È spesso ereditaria in quanto viene ereditata la suscettibilità ad avere crisi di emicrania che poi si manifestano spesso quando entrano in gioco uno o più dei fattori scatenanti. L'emicrania può essere considerata un fenomeno neurobiologico complesso, legato ad alterazioni transitorie del funzionamento delle cellule nervose senza che siano presenti alterazioni strutturali grossolane del sistema nervoso. Le basi neurofisiologiche dell'emicrania sono ancora oggi poco conosciute; sono comunque coinvolti neurotrasmettitori come la serotonina e proteine della membrana neuronale come la cosiddetta pompa del sodio e del potassio e altri canali ionici della membrana cellulare. Si conosce una serie di fattori scatenanti che facilitano lo sviluppo di un attacco emicranico (ormoni estrogeni, nel periodo delle mestruazioni oppure se somministrati come anticoncezionali o come terapia sostitutiva dopo la menopausa; alcoolici, in particolare il vino rosso; alcuni cibi, come formaggi stagionati, cioccolato e noci; rilassamento dopo stress sostenuto; rilassamento dopo sforzi fisici sostenuti; digiuno; intolleranza al glutine). Il ruolo dei cibi spesso non è comunque determinante e oggi ridimensionato (sembra anche che ad esempio un eccessivo consumo di cioccolato sia più un sintomo premonitore che una causa delle crisi acute di emicrania). 

I
sintomi dell'emicrania in quasi tutti i casi sono molto caratteristici e da soli permettono la diagnosi. Possono talvolta essere preceduti da sintomi premonitori come cambiamenti dell'umore (euforia, iperattività, irritabilità), aumento dell'appetito in particolare per i dolci, o sete. Circa il 10% dei pazienti soffre di cosiddette 'aure' come disturbi visivi (oscuramento di un campo visivo, linee scintillanti) o disturbi della sensibilità con formicolii; raramente possono manifestarsi sintomi neurologici più importanti, come difficoltà del linguaggio, debolezza muscolare, vertigini e difficoltà della coordinazione motoria (sintomi neurologici focali si manifestano in particolare nella cosidetta emicrania basilare e sono causati da un interessamento del tronco cerebrale irrorato dall'arteria basilare). Il dolore è pulsante e spesso (ma non sempre) localizzato in un lato della testa ('emi-crania'), è aggravato da attività fisica e accompagnato da un senso di stanchezza, ipersensibilità alla luce e ai rumori, nausea e vomito. Non raramente il dolore è cervicale (la maggior parte delle cosiddette 'cervicali' episodiche sono in realtà crisi di emicrania acuta con una localizzazione cervicale del dolore).

Gli attacchi possono durare da poche ore fino a vari giorni e possono essere molto disabilitanti, in genere comportano l'interruzione delle normali attività quotidiane. I sintomi sono completamente reversibili." (
http://www.neurologia.it/emicrania/emicrania_info.html)

In conclusione ancora nessuno sà perchè insorgono questi fortissimi dolori.
Tornando alla mia esperienza circa 30 anni fà mi sono rivolta al centro cefalee di Firenze e dopo aver escluso tutte le cause fisiche, l'ereditarietà, aver iniziato la dieta consigliata (non bevo vino rosso da quel tempo tanto per fare un esempio), mi hanno dato delle cure che sono state modificate, cambiate e ricambiate nel corso degli anni senza successo fino a quando ho preso una decisione: IO VOGLIO VIVERE, non posso passare 3/6/12 giorni al mese a letto e quindi vai di antidolorifici. Adesso a distanza di quasi 30 anni sono dipendente da questi farmaci, ma HO VISSUTO e vivo. Ma la mia cefalea si è cronicizzata al punto che io ho quasi sempre un leggero dolore di fondo e a volte faccio fatica a concentrarmi. Per questo che consiglio a tutte coloro che soffrono di cefalea o hanno in famiglia ragazze giovani che ne soffrono di rivolgersi al Centro Cefalee della propria regione perchè anche se non si conoscono le cause specifiche di questo terribile disturbo, oggi (una volta fatta la diagnosi precisa) ci sono terapie disponibili che permettono una soddisfacente gestione dell'emicrania nella maggior parte dei casi se impiegati in modo razionale e da mano esperta. 

Accadde oggi: 1979 a Palermo vengono uccisi il Giudice Cesare Terranova e la sua guardia del corpo, il Maresciallo Lenin Mancuso. Il mandante del duplice omicidio è la mafia.

2 commenti:

  1. Per fortuna non ne soffro, se non sporadicamente, ma conosco persone che come te sono costrette a giornate di blocco assoluto... :/

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  2. Accidenti che brutta compagnia! Sai io ne ho sofferto per anni nel week-end. Avevo letto che esiste una sindrome dell' "emicrania da week-end"... incredibile ma vero quando si allenta la tensione del ritmo serrato dei giorni lavorativi ed arriva il fine settimana con le sue aspettative... il fisico risponde così. Poi la mia vita è cambiata ed il mal di testa adesso è raro (ma sempre nel week-end!)

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